-La pre-produzione dell'intero lavoro non è stata fatta in studio, ma bensì in un angolino ricavato nella taverna di casa... 

-Un giorno mia moglie, Valentina Lambruschi, mi fece leggere una filastrocca che aveva scritto da bambina e che per caso aveva ritrovato; mi piacque così tanto che le dissi: "Perchè non proviamo a farne una canzone?..". Fu così che nacque "La luna nel pozzo".

-Anche il testo di "Soleo e Stelletta" è scaturito dalla fantasia di mia moglie. Nei primi mesi di vita di nostra figlia ideava più di una filastrocca al giorno per poterla cantare ad Adele. Soleo e Stelletta è una di queste, di cui mi sono immediatamente innamorato. Spero di riuscire, un giorno, a registrare un intero album contenente tutte queste creazioni.

-La chitarra elettrica e il contare del tempo all'inizio di "Soleo e Stelletta" sono state estrapolate dall'introduzione di "Sgt. Pepper's lonely hearts club band (reprise)" dei Beatles e riadattate ai bpm della mia canzone. Un piccolo omaggio che dovevo ad una band immortale che adoro.

-Ricordo che, da bambino, le mie favole "giravano" su di un 45 giri all'interno di un mangiadischi rigorosamente arancione. Una canzoncina, la mitica "A mille ce n'è", faceva da "apripista" alla fiaba in questione, accendendo la mia curiosità, per poi catapultarmi in un mondo incantato.

E' con questa piccola canzone del M° Vittorio Paltrinieri che ho voluto dare inizio al mio nuovo viaggio, quasi a chiudere un cerchio aperto da bambino. E il viaggio è quello della vita che nasce, che si fa strada nelle difficoltà del mondo reale attraverso la favola, il sogno, l'amore.

-La mia foto presente all'interno del booklet è stata scattata presso il Castello di Populonia.